Un nuovo capitolo del viaggio attraverso la discografia di Mina per la serie di articoli a lei dedicati
Siamo partiti dalla Mina del nuovo millennio e siamo arrivati con questo quinto articolo alla Mina degli anni '60 quella dei grandi show televisivi , dei caroselli , quella onnipresente in tv , in radio , al cinema , insomma la Mina che si e' data in tutto e per tutto allo spettacolo prima di allontanarsi da questo mondo a partire dalla meta' degli anni '70 per poi sparire completamente dal '78.
Mi soffermo sulla sua discografia di quel periodo e parto dicendo che questo decennio e' caratterizzato da 3 cambi di casa discografica ognuna delle quali ha dato una connotazione ben precisa a cio' che Mina rappresentava musicalmente , al suo stile , al suo repertorio .
Partiamo dalla PDU , la casa discografica di proprieta' della stessa Mina e della sua famiglia che aprira' i battenti nella seconda parte del 1967 e sara' da quel momento il marchio che produrra' tutta la discografia mazziniana seppur con cambi di distribuzione .
Grazie alla liberta' aquisita essendo la proprietaria della casa discografica , Mina inizia a scegliere in prima persona il suo repertorio e si inizia a delineare quello che poi sara' lo stile che caratterizzera' l'interprete nel decennio successivo , quando sara' all'apice .
Dedicato a Mio Padre ( 1967)
Primo lavoro della neonata casa discografica , il disco si presenta come un lavoro molto raffinato che pesca tra gli standard della musica internazionale ed italiana .
Tra i brani in inglese che segnalo , la splendida interpretazione di I Should Care , standard presente anche nel repertorio di Sinatra e Johnny Guitar brano tratto dalla colonna sonora dell'omonimo film del 1954 e interpretato in originale da Peggy Lee .
Somos invece vede Mina perfettamente a suo agio con lo spagnolo e con il celebre bolero di Mario Clavell
Lo stesso Fabrizio De Andre' in un 'intervista ringrazio' Mina per aver scelto di cantare " La Canzone Di Marinella " , cosa che permise alla sua carriera di decollare .
I Discorsi fu il 45 giri che anticipo' l'uscita del disco .
Mina Alla Bussola Dal Vivo ( 1968)
Siamo a maggio '68 quando esce il primo disco dal vivo di Mina che rappresento' anche il primo disco dal vivo di un artista italiano .
L'album nasce anche come occasione per celebrare i 10 anni di carriera che Mina compiva quell'anno .
E' un disco che trovo straordinario a partire dall'apertura affidata all'adattamento di un brano di Elis Regina , la bella Canto De Ossanha che nella traduzione di Giorgio Calabrese diventa " Chi Dice Non Da' "
Sempre di Calabrese e' l'adattamento di un altro pezzo di Elis Regina , Upa Neguinho, che diventa " Allegria "
Sempre dal Brasile arriva " C'e' Piu' Samba " , adattamento di un pezzo di Chico Buarque del cui testo italiano si occupo' Bruno Lauzi .
Tra i brani che vi segnalo inserisco anche la simpatica " Regolarmente " che ho sempre trovato molto carina , e la splendida " Cry "
Canzonissima '68 ( 1968)
Per il quarto anno consecutivo Mina e' la padrona di casa dello show del sabato sera .
Quest'anno divide il palco con Walter Chiari e Paolo Panelli , nonche' con i vari protagonisti della gara canora , anche se proprio quell'anno ci fu qualche dissapore e polemica a turbare il clima .
A dicembre del '68 esce dunque l'album dove sono presenti la maggior parte degli inediti presentati da Mina nel corso della trasmissione , a partire da quella che ne era la sigla : Vorrei Che Fosse Amore
Nel disco sono poi presenti due dei brani piu' noti dell'epoca , uno e' La Voce Del Silenzio , pezzo passato inosservato a Sanremo di quell'anno nonostante la bella esibizione di Dionne Warwick e che trovo' successo nella versione mazziniana .
L'altro e' Sacumdi Sacumda' altro adattamento di un pezzo brasiliano questa volta curato da Paolo Limiti.
Molto bella " Quand'ero piccola " composizione di Migliacci su musica di Bacalov
I Discorsi ( 1969) - Mina For You ( 1969) -
In genere non mi soffermo sulle raccolte , in quanto si tratta di brani gia' editi . Faccio un'eccezione per queste 2 uscite nel 1969
La prima , I Discorsi e' una riedizione di un album uscito l'anno prima solo per gli abbonati di alcune riviste , e che quindi in quest'occasione viene reso disponibile al pubblico vasto .
All'interno, title track esclusa , tutte cover di classici italiani , tra cui ho sempre particolarmente apprezzato " Silenzioso Slow " .
Il secondo , dal titolo Mina For You , raccoglie le versioni in inglese di alcuni brani cantati in italiano da Mina , piu' qualche pezzo in inglese tratto da precedenti lavori .
Segnalo " I won't cry anymore " brano del repertorio di Tony Bennett e unico pezzo mai pubblicato prima , ne' in inglese ne' adattato in italiano
Bugiardo Piu' Che Mai piu' incosciente che mai ( 1969)
Basterebbe questo disco per poter annoverare Mina tra le piu' brave interpreti del secolo scorso .
Un disco raffinato , elegante , importante in cui Mina si esprime in quella che e' una maturita' personale e artistica .
Emerge a 29 anni la donna che poi sara' per tutto il resto della sua carriera e vita .
A rendere credibile il tutto ci sono anche i curatissimi arrangiamenti del maestro Ferrio , nonche' la scelta di brani che si distaccano completamente da quello che era stato il mood del decennio e che si proiettano gia' in quello del successivo .
Il titolo e' tratto da un verso del bellissimo brano " Bugiardo E Incosciente " , adattamento a cura di Paolo Limiti di un brano di Serrat .
45 giri di lancio del disco fu la meritatamente vendutissima " Non Credere " che costitui' il suo primo n.1 in classifica con la Pdu .
Altro brano che fa parte dei miei preferiti e' " Un giorno Come un altro " versione italiana di Un Premier Jour Sans Toi di Nino Ferrer
"Il Poeta " e' invece la cover di un bellissimo brano di Bruno Lauzi .
La musica brasiliana e' ancora presente con " Com Acucar Com Afeto " composizione di Chico Buarque e in conclusione segnalo anche "Attimo Per Attimo " che Mina canto' per la colonna sonora del film "Sissignore " di Ugo Tognazzi.
Decisamente questo disco puo' essere definito una pietra miliare della carriera di Mina .
Il periodo RIFI ( 1964 - 1967)
Dunque per essere precisi , il primo lavoro di Mina ad essere realizzato per la nuova casa discografica e' datato dicembre 1963 e si tratta del 45 giri contenente sul lato A " Citta' Vuota" , il brano che ha contribuito al rilancio di Mina dopo l'ostracismo dei media che ha subito a causa della sua relazione con Pani e della gravidanza fuori dal contesto matrimoniale .
La bellezza del brano che e' in realta' una cover di un pezzo straniero dal titolo " It's a Lonely Town " e la meravigliosa interpretazione di Mina fecero balzare il brano ai vertici delle classifiche e da quel momento Mina riprese il suo ruolo di assoluta protagonista della canzone e dello spettacolo italiano .
MINA ( 1964)
Il brano stranamente non fu inserito nell' Lp uscito nel 1964 , intitolato semplicemente MINA.
Il disco in questione , il primo Lp per l'etichetta RiFi si concentra soprattutto su cover di standard internazionali come " The Nearness Of You " uno dei pochissimi brani che ricantera' piu' di una volta .
E poi la meravigliosa " Insensatez" , classico della musica brasiliana .
Solo due sono i brani in italiano . Uno di questi e' E Se Domani , pezzo passato inosservato a Sanremo 1964 che trovo' nella versione di Mina un grandissimo successo , tanto da diventare uno dei brani piu' noti della cantante .
L'altro e' la deliziosa " Non Illuderti " , cover di un brano del 1957 di Marino Barreto Jr.
STUDIO UNO ( 1965)
A Marzo del 1965 , a ridosso della sua partecipazione al noto show del sabato sera di cui e' primadonna , esce il secondo Lp pubblicato per la RiFi .
Trovano spazio nel disco Citta' Vuota ed E' L'uomo Per Me " due dei suoi grandi successi dell'anno precedente .
E del 1964 e' anche " Un anno D' Amore " , una pietra miliare della discografia mazziniana .
Tra le canzoni di Mina che rientrano tra le mie preferite in assoluto c'e' il pezzo che apre l' Lp , la bellissima " L' Ultima Occasione "
Stranamente fuori dal disco risulta " Soli " , sigla di Studio Uno e uscita solo su 45 giri la cui copertina tra l'altro richiama quella del suddetto Lp
Anche il brano presente sul lato b non e' presente in nessun album ufficiale di Mina . Si tratta della dolce " Un Bacio e' troppo Poco " che ebbe comunque un ottimo riscontro .
Brava pezzo che e' un vero e proprio esercizio di stile fatto apposta per esaltare le qualita' di Mina e la sua duttilita' uscira' su 45 giri e sara' inserito nella raccolta MINA GABER , Un 'Ora Con Loro che raccoglieva alcuni successi di quell'anno dei due artisti .
STUDIO UNO '66 ( 1966)
Diverso fu il discorso per il disco successivo i cui brani furono presentati tutti durante il ciclo di trasmissioni di Studio Uno di quell'anno condotto da Mina .
Basterebbe citare " Se Telefonando " , presente nel disco , per indicarlo come uno di quelli imprescindibili tra la produzione mazziniana del decennio .
Ma aggiungerei assolutamente Breve Amore a dar valore al disco e ancora " Mi Sei Scoppiato dentro al cuore " altro grande classico scritto per Mina da Lina Wertmuller .
Altri 2 brani che segnalo provengono dal Sanremo '66 . Uno e' Se Tu non Fossi Qui. che a Sanremo non ebbe nemmeno accesso alla finale , mentre l'altra e' Una Casa In Cima al Mondo " che ebbe un discreto successo anche nella versione originale di Pino Donaggio.
MINA 2 ( 1966)
E nel 1966 Mina , star assoluta del panorama musicale e televisivo , ci regala una seconda emissione chiamata appunto Mina 2 .
La doppia emissione sara' poi un suo marchio di fabbrica
Da questo disco segnalo assolutamente lo standard " I m Glad There Is You " che trovo una delle cose piu' belle che abbia fatto .
Bella anche una delle prime composizioni che le ha regalato Franco Califano , ossia il brano " Lunedi 26 ottobre
Menzione speciale per " I'm A fool to want you "
Non compare invece in nessuno degli Lp ufficali il brano " Sono Come tu mi vuoi " uscito su 45 giri nel 1966 e premiato dal gradimento del pubblico .
SABATO SERA , STUDIO UNO '67 ( 1967)
Disco completamente in italiano in cui Mina propone un bel po' di brani che saranno colonna sonora di quel periodo , a partire da " La Banda " cover del brano di Chico Buarque e che sara' un altro grande successo della nostra.
Tra i grandi successi del disco va sicuramente menzionata " Se C'e' Una Cosa Che Mi Fa Impazzire " mentre mi voglio soffermare su alcuni brani che poi nel tempo sono stati dimenticati .
Uno e' Noi Due , brano che Mina non ha mai cantato in tv , ne' e' stato inserito in raccolte se non in qualcuna non ufficiale , ma che trovo meraviglioso , cosi' come molto carina e' " Se Tornasse Casomai "
Tornando ai brani piu' noti , non posso non citare Conversazione che fu scelta come sigla finale dello show e poi la versione de L' Immensita' , brano che Don Backy e Johnny Dorelli avevano presentato a Sanremo di quell'anno .
Quest'ultimo brano e' uscito anche su 45 giri dove sul lato b c'era un altro brano proveniente da Sanremo di quell'anno , ossia " Canta Ragazzina" presentato con scarsa fortuna da Bobby Solo e Connie Francis .
La versione di Mina la trovo molto carina e nel 2008 fu scelta da Pappi Corsicato per la colonna sonora del film " Il seme della discordia "
Quelli alla RiFi sono stati davvero 4 ANNI DI SUCCESSI come recita il titolo dell'ultimo disco uscito sotto l'etichetta .
Si tratta di una raccolta con l'aggiunta di 3 inediti su Lp .
Uno di questi e' " Nel Fondo Del Mio Cuore " adattamento italiano a cui ha contribuito la stessa Mina di un pezzo dell'argentino Alberto Cortez .
Gli altri due sono usciti sul 45 giri che ha anticipato l'album e sono " Cartoline " e " Tu Non Mi Lascerai "
Se , come dicevo prima , il passaggio ad una casa discografica propria , le ha dato la liberta' di scelta del repertorio ed e' coinciso con una maturita' personale e artistica di Mina che l'ha resa poi nel corso del decennio successivo mito assoluto , i 4 anni alla RiFi possono decisamente essere indicati come quelli dell'affermazione di Mina presso il grande pubblico .
Esauritasi l'era urlatrice che aveva caratterizzato il periodo Italdisc di cui parlero' tra poco , con la RiFi Mina getto' le basi di quella che sara' la sua caratura di artista .
Popolare , ma con un occhio al colto che guarda con curiosita' e studia per poi farlo suo e trasmetterlo alla sua maniera .
Sono gli anni in cui si va a determinare il suo stile anche estetico . Il viso inizia ad assumere i lineamenti che poi ci diventeranno familiari e che sono immediatamente riconducibili all'iconografia di Mina .
Prima di passare al periodo precedente , la playlist con le mie 50 canzoni preferite di questo periodo appena analizzato .
IL PERIODO ITALDISC ( 1958 - 1963 )
E' sicuramente il periodo discografico di Mina che conosco meno .
Per un mio personale gusto riesco ad identificare la " mia " Mina a partire dalla produzione dal '64 in poi . Li riconosco il mio mito.
Questa precedente ho sempre avuto l'impressione fosse un'altra persona , non solo per il trucco o per l'aspetto fisico , ma anche vocalmente .
Certo va detto che e' grazie alla Italdisc e all'intuito del suo patron , Davide Matalon , che dobbiamo l'inizio della carriera della nostra beniamina .
Fu lui che la scritturo' offrendole un contratto nel lontano 1958 . e fu sotto la sua etichetta che usci' il primo 45 giri : Malatia /Non Partir
Parallelamente Matalon fece uscire per un'altra sua casa discografica , la Broadway , il 45 giri When / Be Bop A Lula inciso da Mina con il nome d'arte di Baby Gate con il quale incidera' altri 4 singoli per poi abbandonarlo definitivamente .
Riuscitissimo esperimento fu quello del 1959 quando riprese due brani dell'ultimo Sanremo , Nessuno e Tua e trasformo' i due pezzi melodici in due tormentoni . In particolare la sua versione di Nessuno , scalzera' nelle classifiche le versioni originali di Betty Curtis e Wilma De Angelis e Mina inizia a diventare un idolo dei giovani di allora .
Successo che si consolida grazie a pezzi come Tintarella di Luna , Folle Banderuola e Una Zebra a Pois
Il primo grande esempio dell'interprete che poi sara' arrivo' nel 1960 con la celebre Il Cielo In Una Stanza che diede a Mina la possibilita' di arrivare ad un pubblico piu' adulto .
Molto carino anche il lato b : La Notte
Visto il successo ottenuto si iniziano a fare sempre piu' numerose le incursioni di Mina in un repertorio piu' classico e piu' melodico .
Ecco che arrivano a fine '60 due 45 giri che la vedono nelle vesti di interprete " seria "
Uno e' ' Na Sera e Maggio " e l'altro e' " Due Note " che divenne la sigla di Canzonissima '60 .
Ad inizio '61 l'appuntamento con Sanremo per la seconda volta ( la prima nel 1960 ) e che sara' anche l'ultima .
Io Amo Tu Ami e Le Mille Bolle Blu sono i brani presentati . La seconda in particolare , classificatasi al quinto posto nella graduatoria finale , sara' un grandissimo successo .
Dal Sanremo di quell'anno riprendera' anche " Come Sinfonia " che fu presentata al festival da Pino Donaggio .
Nel frattempo oltre ai 45 giri sono usciti tra il '60 e il '61 i primi tre Lp di Mina per la Italdisc
A fine '61 uscirano altri singoli tra cui spicca a mio gusto " Sabato Notte " , sigla di Studio Uno '61 .
Ed esce anche Moliendo Cafe' che anticipa l'omonimo album del 1962
Nel disco oltre alla title track segnalo " Il Tempo " un brano molto carino nella sua dolcezza acerba e che fa anche da lato b sul 45 giri contenente come facciata principale " Le Tue Mani "
Il brano e' stato inserito poi nell'altro album di Mina uscito nel 1962 ossia " Renato " in cui e' ovviamente presente la title track che risulta un altro grande successo di vendite della signora Mazzini .
Tra la produzione del 1962 impossibile non menzionare Eclisse Twist brano che porta anche la firma di Antonioni essendo stata scelta per la colonna sonora del capolavoro del regista " L' Eclisse " .
Altro brano da citare , presente nell'album Renato e uscito anche su 45 giri e' " Stringimi Forte i Polsi " sigla di Canzonissima '62 e alla cui stesura del testo ha contribuito anche Dario Fo .
Siamo arrivati verso la fine del '62 e inizia per Mina un periodo un po' difficile . E' molto criticata infatti la sua relazione con l'attore Corrado Pani , che all'epoca risultava ancora sposato . L'attesa di un figlio ( Massimiliano nato ad aprile '63) fuori da un contesto matrimoniale, come accennavo prima , decretera' l'ostracismo della Rai nei confronti dell'artista , sia televisivamente che radiofonicamente , pertanto i lavori usciti in questo periodo non avranno il successo dei precedenti .
Sia i 45 giri che l'album del 1963 " Stessa Spiaggia , Stesso Mare " sono tra i meno ricordati della sua discografia ( fan club escluso , ovviamente ) .
Eppure e' un po' un peccato visto che nell' Lp e' presente una carinissima versione italiana di Chega De Saudade , classico della musica popular brasileira .
Sempre dal Brasile arriva " Dindi " un bel pezzo di Jobim .
Altro brano che trovo davvero carino e' " Mi Guardano "
Ho scoperto da poco , proprio nel preparare questo articolo , il brano " Vulcano " , ultimo 45 giri della Italidisc prima del passaggio alla RiFi.
Un brano apparentemente allegro , il ritmo inganna , che invece descrive la fine di un amore , come un vulcano che si spegne a causa delle lacrime piante .
Sul lato b "Stranger Boy " altro brano poco conosciuto che vede tra gli autori Leo Chiosso
Ed ecco la playlist relativa al periodo appena citato .
Per il momento vi saluto e ci ritroveremo prossimamente .
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