Omo...Serialità

Ultimamente mi è capitato di ascoltare le bellissime parole di Piero Angela che spiegava come anche scientifcamente parlando non ci fosse  nulla di diverso nei processi mentali e nelle reazioni fisiche ed emozionali che legano una coppia di persone  omosessuali da quelli di una eterosessuale  . 

Siamo per cui tutti  , ognuno con le proprie attitudini , parte di un sistema naturale  in cui abbiamo lo stesso valore. 

Basterebbe fermarsi a questo concetto per risparmiarci inutili dibattiti e  non ci sarebbe bisogno di un ddl che protegga categorie fragili  perché semplicemente non esisterebbero categorie da proteggere .

E invece le persone che necessitano, loro malgrado, di essere tutelate esistono ma una legge che lo faccia ( per il momento) no ... con tanto di standing ovation finale.  E questo è !

Parliamo di TV? Si dai ... nun ce'ntussecamm!


WILL & GRACE . 

Voglio aprire  l'articolo con quella che per me e' una serie cult  in assoluto : Will & Grace . 








 Divertente, ben scritta e ben recitata , Will & Grace e' una di quelle serie che ,come negli anni '70 , Mary Tyler Moore, o sempre negli '90 "Sex And  The City",  hanno avuto una valenza socio culturale di un certo rilievo .  


Se Mary Tyler Moor  ha contribuito a dare nuova luce al ruolo della donna nella società , presentando una protagonista single e lavoratrice , mentre le ragazze di Sex And The City hanno spazzato via i tabù relativi alla sessualità delle donne stesse , Will & Grace ha avuto il merito di portare nella cultura popolare  il mondo lgbtq , sdoganandolo dagli stereotipi , presentandolo nella quotidianeità, normalizzandolo , ridendoci anche su . 

È stata infatti la prima serie comedy in assoluto in onda in prima serata su una rete generalista ad avere protagonisti persone dichiaratamente  omosessuali inserite in un contesto piu' ampio dove si relazionano con diverse realta' convivendoci tranquillamente . 



La Prima Puntata 

Will Truman , avvocato omosessuale , single e con una carriera avviata,   e  Grace Adler , arredatrice di interni ,  sono amici dai tempi del liceo , quando Grace era in realta' la fidanzata di Will . 

   Quest'ultimo , sapeva di essere omosessuale  ma faticava ad accettarsi , per cui Grace diciamo che gli serviva da copertura. 

Quando questa pero' spinse  affinche' il loro rapporto andasse oltre e facessero anche sesso , Will fece coming out confessandole la sua omosessualita' . 

Il loro rapporto si trasforma in una grandissima amicizia che si consolida negli anni fino a farli ritrovare  a vivere insieme . 

La serie parte da qui , dal trasferimento in casa di Will  di Grace dopo che questa aveva abbandonato il suo promesso sposo all'altare .

L'antefatto che ho raccontato  , e' stato narrato in seguito , se non ricordo male nella stagione 3 in un divertentissimo doppio episodio ambientato negli anni '80 .

Will è  una figura di omosessuale che non avevamo mai visto . Professionista affermato,  economicamente benestante , ben inserito nella società sia a lavoro che nel privato . 

Anche Grace è una figura nuova in tv . È la prima donna eterosessuale alle prese con le dinamiche del mondo gay nel quale si muove perfettamente a suo agio confrontandosi , in ottica di scambio reciproco, senza pregiudizi e con sincero affetto.  

Will & Grace hanno contribuito ad ampliare il concetto di amicizia e di famiglia aggiungendo un tassello che  sebbene già presente nella vita reale , mancava nella narrazione televisiva.  





Jack

C'e' poi Jack Mc Farland , il miglior amico di Will .

Jack e' un trentenne gay , particolarmente effeminato , piuttosto superficiale . Non ha un lavoro fisso , insegue maldestramente e con scarsi risultati il sogno di fare l'attore e ha come unici interessi gli uomini e Cher . 

In questa serie c'e' un equilibrio perfetto  nel rappresentare il mondo omosessuale   in tutte le sue sfumature , comprese quelle  del personaggio di Jack .   

Apparentemente rappresenta lo stereotipo , la macchietta che abbiamo visto e rivisto in tanti altre produzioni , con il suo essere effeminato , superficiale e promiscuo . 
 
La differenza sostanziale sta nel fatto che  in passato questo tipo di personaggi all'interno del meccanismo narrativo erano concepiti come l'elemento che doveva rappresentare " il cattivo esempio "   da redarguire o  il caso da risolvere , con tanto di tormento interiore e via dicendo .
In ambito comedy invece era l'elemento da ridicolizzare e da classificare come fenomeno da baraccone.

Jack invece   e' una persona felice e consapevole con i suoi pregi e i suoi difetti come tutti.  L' ilarità che suscita ha una connotazione positiva.  Ridiamo con lui , non di lui . 





Karen Walker  

Per me e' la ciliegina sulla torta  dello show .  Nonostante non sia proprio un bell'esempio , se dovessi scegliere quale personaggio di Will & Grace  ( ma in generale della serialita' televisiva ) vorrei essere  direi senza dubbio Karen Walker . 

Cinica , a volte spietata . Ha sposato un uomo ricco e si gode tutti i privilegi e il potere che il suo status le da . 

Lavora nello studio di Grace per non restare a casa con il grasso marito e i figliastri , ma in realta' il suo contributo nel lavoro di arredatrice di Grace quando non è nullo è controproducente. 

Perennemente  piena di alcool e pillole con la sua voce stridula ha " una parola buona per tutti " in particolare per Grace di cui critica vestiti , capelli , gli uomini che sceglie ... insomma tutto. 

Alcuni dei suoi momenti piu' esilaranti sono quelli in cui e' coinvolta la sua cameriera Rosario  con la quale si scambiava   fulminanti battute durante i loro irresistibili battibecchi.  Rido solo ripensandoci.





Leghera' tantissimo con Jack , tanto da diventare la " controcoppia " di Will & Grace e nel corso delle puntate il loro ruolo acquistera' sempre piu' spazio fino a dividerlo equamente con i protagonisti. 

Da meta' stagione 2  credo nessuno avrebbe avuto da eccepire se la serie si fosse chiamata Will , Grace, Jack & Karen . 

Chiusasi dopo 8 stagioni nel 2006 , e' ritornata nel 2018 con il reboot durato 3 stagioni.






... dopo Will & Grace ...

 Mi fa molto piacere constatare che dopo Will & Grace il mondo della serialità televisiva,principalmente quella americana,  pare aver abbracciato il concetto che esprimevamo prima riguardo "le categorie" sforzandosi di abbatterle .

In quasi tutte le produzioni degli ultimi anni c'è una volontà inclusiva nella scelta dei personaggi e delle storie attenta ad inserire tutte le realtà sociali esistenti sia dal punto di vista etnico che di identità sessuale ,che sia un medical o un drama ,una comedy o un crime 

Mi concentro sul tema dell'articolo e trovo che la differenza sostanziale con il passato stia  nel fatto che il personaggio  gay  è parte integrante del racconto e si inserisce nella quotidiana normalità del contesto della serie , senza sensazionalismi e senza inutili sottolineature  che in alcuni prodotti del passato erano fastidiosamente frequenti.  

In quelle recentissime è stato anche ampiamente sdoganato il concetto di identità fluida , sul quale però, pur rispettando il tutto , non ho le idee chiarissime , soprattutto sul corretto uso dei pronomi lui lei / lei lui /leui  ... so vecchio, abbiate pazienza. 

Scherzi a parte pur pensando che non sia la tv ad avere il compito di educare, trovo sia importante che queste realtà vengano presentate per quello che sono, normali nel bene e nel male senza pregiudizi ma anche  senza eccedere nel politicamente corretto a tutti i costi che poi a mio gusto cade nello stucchevole.

Non a caso tra i personaggi che preferisco ci sono Mitch e Cam di " Modern Family " e la coppia formata da Ian e Micky " in Shameless.




Altro aspetto che mi piace in entrambi i casi è il fatto che non stiamo parlando di serie ,(passatemi il termine ) "ghettizzate" nelle  tematiche  lgbtq e percio' tendenzialmente rivolte a quella tipologia di pubblico di suo già con una mente aperta , ma sono prodotti pensati per un pubblico trasversale e nel caso di Modern Family addirittura per famiglie. 

Sia gli uni che gli altri ognuno nel proprio ambito e in relazione alla storia narrata nelle rispettive serie e allo stile scelto per farlo, sono parte di un ampio contesto sociale e occupano il loro spazio alla pari degli altri  con il rispetto delle loro  caratteristiche e delle loro diversità . 

Mi fa piacere sottolineare anche che in entrambi i casi le coppie si sposano. 




- QUEER AS FOLKS 

Per spiegare meglio il concetto che stavo esprimendo  prendo come esempio  "Queer As Folks "  serie statunitense/ canadese remake dell'omonima serie inglese  andata in onda per 5 stagioni da 2000 al 2005 . 

La serie e' un drama che racconta la vita di Brian , un trentenne vizioso e dissoluto che incontra e seduce un diciottenne  alle prime armi iniziandolo alla sessualita' e ai sentimenti  e inserendolo nel suo gruppo di amici , ognuno con le proprie storie , i propri percorsi , i propri eccessi . 

Tra gli amici anche una coppia di lesbiche alle quali Brian ha donato il seme per permettere la gravidanza  . 

Ci sono situazioni abbastanza spinte e scene di sesso piuttosto esplicite .  

Personalmente l'ho trovata una bellissima serie e negli anni in cui l'ho vista  ha avuto anche un peso nella mia personale formazione .




Rispetto a quanto affermavo prima circa l'intento inclusivo della nuova serialita' e ancor di piu' in riferimento all'importanza di rivolgersi a un pubblico trasversale e vasto, trovo che Queer As Folks sia lontanissimo da questi obiettivi . 

E' stato un prodotto decisamente di nicchia che sicuramente ha avuto il suo valore . 
 Prima di questo non c'erano stati lavori simili e il pubblico omosessuale si era sempre dovuto accontentare di surrogati senza avere riferimenti propri .

Un merito assolutamente a cui va il mio plauso e la mia gratitudine,  ma a mio parere non poteva andare oltre questa " mission"

E in questo caso non e' un discorso di pregiudizio o malafede o di un moralismo che non mi appartiene in generale e men che meno su questo argomento... e ci mancherebbe !

Penso semplicemente che  sono proprio determinate dinamiche , flussi di pensiero ed emozionali e situazioni esposte nel telefilm in oggetto che ad uno spettatore non inserito in questo mood  risultano incomprensibili , spiazzanti.  

E diciamo pure che legittimamente potrebbe semplicemente non interessare l'argomento .


Stesso discorso vale per Looking , serie piu' recente che di Queer As Folks ha ripreso piu' di un elemento  e per L Word , serie a tematica lesbo di cui ho parlato nell'articolo dedicato alle donne nelle serie tv . 




Considerazioni Personali 


Per provare a chiarire ulteriormente la prospettiva da cui sto analizzando la questione,  esco un attimo dal mondo delle serie e faccio un discorso piu' ampio. 

Il problema più grande oggi come oggi non è tanto il far emergere che esiste un mondo lgbtq  . Questo è stato superato .  
La missione educativa che trovo sia importante è quella di far capire che l'universo lgbtq con le variegate  sfumature che lo compongono , non è da trattare come una specie a sé da tenere nel proprio recinto e osservare da lontano come gli animali esotici,  piuttosto parte integrante del tessuto sociale , culturale economico e pertanto investiti di stessi doveri e meritevoli degli stessi diritti. 

Questo processo educativo all'inclusione  è importante che vada ad investire non tanto chi fa già parte del contesto  ,né  gli omofobi incalliti,  quelli che 'io i froci li manderei al rogo" , ma piuttosto quella fetta di popolazione che per limiti culturali,  di età e/o per  condizionamenti religiosi è rimasta indietro , ma è recuperabile.  

Pur non apprezzando i programmi della De Filippi  , in questo senso ho trovato molto più educativo il trono gay o trans di Uomini e Donne che sono stati mandati in  onda nel pomeriggio di Canale 5  alternandosi a quelli etero nell'assoluta normalità , che decine di talk show  sul tema zeppi di  sproloqui  a volte pieni di retorica.  

Ecco perché come dicevo ad inizio articolo , oggi come oggi mi piace molto trovare personaggi gay inseriti nelle serie non a tema, che illustrano la loro realtà  nel bene e nel male  in relazione con le altre che li circondano e in contesti molteplici dove le diversità coesistono.

Alcuni Personaggi omosessuali in  serie non a tematica Lgbtq 

- Cito ad esempio Callie e Arizona , dottoresse di Grey's Anatomy che nel corso della serie hanno portato avanti la storyline della loro relazione nel contesto ospedaliero dove è presente anche una coppia di uomini tra gli specializzandi. 




- E sempre da Grey's Anatomy in crossover con Station 19  arriva un'altra storia che coinvolge la  dottoressa Carina De Luca e Maya Bishop  , capitano della stazione dei pompieri .





- Di Mich e Cam di Modern Family così come di Ian e Micky di Shameless ho già accennato ad inizio articolo .  

I primi si inseriscono in un ampio contesto familiare , appunto moderno , come suggerisce il titolo, dove coabitano in armonia diverse realtà tra cui appunto quella della coppia Mich e Cam che nel corso della serie convola a nozze e adotta una bambina di etnia asiatica . 

Completamente diverso il tono di Shameless con la disifunzionalita' della loro famiglia borderline in cui si inseriscono anche Ian e Micky,  perfettamente integrati con la follia dei loro familiari . 

Di entrambe le serie ho parlato in maniera piu' ampia in questo articolo :  


E mi è piaciuta moltissimo all'interno di This Is Us , la storyline riguardante il.coming out e la successiva evoluzione di Tess ,  adolescente figlia di uno dei protagonisti che si definisce non binaria e sta con una ragazza di identita' non binaria anche lei . Sto probabilmente sbagliando nell'utilizzo delle vocali ma come vi dicevo non ho ancora le idee chiare a riguardo cosi' come nel telefilm non le hanno i genitori di Tess , chiaramente in difficolta' non tanto nell'accettazione della figlia , ma proprio nel rivolgersi correttamente a lei  e nell'entrare in un mondo a loro completamente sconosciuto.


Altro personaggio interessante è quello di Darren Ritter , pompiere in "Chicago fire" che durante l'ottava stagione fa il suo coming out con i colleghi. 
Bella anche la reazione che questi hanno . Una tranquilla e naturale presa d'atto di un'informazione che non cambia nulla nella percezione che hanno del loro collega ne' nel modo di rapportarsi a lui . 









La cosa che mi piace molto  è che pur mettendo l'accento sulla loro omosessualità, non ci si limita a raccontare di loro in quanto gay , come se questo fosse l'unico aspetto ad identificarli, ma si racconta di loro in quanto persone,  amici, innamorati,  medici, pompieri, impiegati  , criminali ecc e si pone l'accento su tutti i loro aspetti caratteriali , sulla loro personalità  a tutto tondo. 

E' una grande conquista.  

Consideriamo anche  che in una serie relativamente recente come Friends , non erano presenti personaggi omosessuali...
 A New York !?! Nemmeno per sbaglio nel caffè dove si incontrano sempre o al " Central Park?" O tra gli amici di Joey che fa l'attore di soap?  Ebbene no , così come in realtà non erano presenti nemmeno personaggi di colore o di altre etnie . 

E in effetti fino al 1998/99 , anno in cui usci ' Will & Grace , bisogna davvero andare a fare le pulci per scovare una serie che avesse un personaggio gay tra i protagonisti.  O anche non protagonista ma che non fosse la macchietta o il  ragazzo dal viso delicato i modi gentili  e lo sguardo triste come  "Pierre " dei Pooh , che per carità  rappresentano sicuramente una sfaccettatura del mondo lgbtq che rispetto , ma è importante mostrare  anche altro  . 



- SOAP (1977/1981) 

Va citata , anche se in Italia ne sono state trasmesse solo poche puntate , "Soap" , sitcom andata in  onda tra il '77 e l'81 . Qui c'è stato il primo personaggio apertamente gay tra i protagonisti interpretato da Billy Crystal . 




È rimasto per anni un episodio isolato in quanto al centro di numerose controversie sia da parte dei perbenisti scandalizzati,  sia da parte degli attiviti per i diritti della comunità lgbtq che accusavano la serie di alimentare con la storyline narrata gli stereotipi negativi e di conseguenza le discriminazioni verso i gay. 

TALES OF THE CITY 




È una serie che ho visto in maniera un po' disordinata ed incompleta.  

Ho iniziato dalla quarta e ultima stagione andata in onda nel 2019, la prima ad essere distribuita anche in Italia . 

Le precedenti rispettivamente del 1993  , del 1998 e del 2001   sono state rese disponibili al pubblico italiano solo dopo il successo della stagione 4 e solo in lingua originale coi sottotitoli.  

Ho recuperato poi  la stagione 1 , ma dato che leggere i sottotitoli mi distoglie l'attenzione dalle immagini e non mi permette di cogliere gli sguardi,  le espressioni o i dettagli della scena, non è una modalità di visione che mi piace per cui non ho proseguito con la seconda e la terza . Ma mi riprometto di farlo visto che l 'ho trovata molto carina, delicata . 

La storia è tratta dai romanzi omonimi e ci trasporta nel mondo della meravigliosa Anna Madrigal  e della sua comunità.  



ANGELS OF AMERICAIT'S A SIN  

Negli anni '80  il virus dell' HIV  e la degenerazione in AIDS hanno segnato la vita della societa' e in particolare e' stata colpita la comunita' omosessuale dove la malattia ha avuto una maggiore diffusione e ha mietuto piu' vittime , tanto da essere etichettata come la peste dei gay  . 

 Questa lettura che fu data della situazione  porto' inevitabilmente a un passo indietro nel processo di integrazione nella societa' degli omosessuali , ormai classificati come untori , anche dalla politica 

Tralasciando le considerazioni personali , vi segnalo due serie che in maniera molto lucida raccontano le storie di chi ha vissuto quel momento , le implicazioni sociali , le reazioni , le lotte e la resa di fronte ad una piaga come l' Aids. 

La prima e' Angels In America del 2003 , miniserie tratta dall'omonima opera teatrale di Tony Kushner . 

Un lavoro straordinario che attraverso elementi onirici nella narrazione scava nel profondo dei personaggi , nella loro sofferenza , nel loro  subconscio . 

Il cast eccezionale vede tra gli altri la presenza di nomi del calibro di Meryl Streep , Al Pacino  e Emma Thompson . 

di seguito il link del trailer . 






Di quest'anno e' invece la miniserie inglese  It's A Sin  . 

Ambientata nel 1981 la storia racconta la vita di 3 ragazzi di 18 anni che arrivano a Londra  e nella grande citta' possono sentirsi liberi di vivere la loro giovinezza e la loro omosessualita' lontani dal bigottismo dei loro paesini di origine . 

Purtroppo arriva anche in Inghilterra il virus dell' HIV e miete le sue vittime soprattutto nell'ambito della comunita' omosessuale  , compresi i protagonisti della serie . 

Rispetto a Angels Of America che si concentrava piu' sulle emozioni dei personaggi e dove il contesto sociale era sullo sfondo ,  in It's A Sin e' dato ampio spazio alle ripercussioni  sociali che hanno avuto  l'atteggiamento discriminatorio della politica di Margaret Tatcher , nonche' la leggerezza con cui i medici inizialmente avevano sottovalutato il virus classificandolo appunto come una malattia che riguardava solo i gay . 

Ma ho apprezzato anche l'onesta' con cui e' stata raccontata ed esposta  la responsabilita' di una larga parte della comunita' omosessuale che sottovaluto' la malattia continuando a praticare sesso non protetto e contribuendo in questo modo alla diffusione del virus . 





THE NORMAL HEART ( FILM TV) 

Sempre inerente al tema Hiv e' questo bel  Tv Movie  realizzato da Ryan Murphy , regista e produttore a cui dedichero' prossimamente un articolo . 

La pellicola e' tratta dall'omonima opera teatrale del 1985 scritta da Lerry Kramer e racconta la storia di Ned Weeks , scrittore omosessuale dichiarato che agli inizi degli anni '80 si trova ad affrontare la piaga dell' HIV che stava colpendo molti suoi amici e conoscenti . 

Fattosi visitare e riscontrata la sua negativita' si impegnera' con una  dottoressa dedita alla causa  , alla campagna di sensibilizzazione per la prevenzione e l'uso dei preservativi. 

Oltre che alla storia e alla scrittura , ha contribuito all'ottimo risultato il brillante e talentuoso cast di attori  , in primis Mark Raffalo e Julia Roberts




THE BOYS IN  THE BAND ( FILM TV) 

Sempre prodotto da Ryan Murphy con la regia di Joe Mantello  , artista di spicco di Broadway  e' questo film per la televisione del 2020 tratto dall'opera teatrale omonima . 

Nel 1970 ci fu gia' una trasposizione cinematografica del suddetto lavoro teatrale  ed era " Festa per il compleanno del caro amico Howard   del 1970.

Non svelo nulla perche' vale proprio la pena vederlo , sia il film del '70 che questo del 2020. 







LE FATE IGNORANTI  

Sono curioso di vedere la serie tratta dal film sel 2001 che uscirà a breve .

Il film " Le Fate Ignoranti " di Ozpeteck è stato  fondamentalmente per i ragazzi di quella generazione che vivevano la loro condizione di omosessualità . 




Chi aveva 20 anni all'epoca era stato piccolo negli anni '80 e aveva alle spalle un'educazione e un  retaggio culturale che oscillava tra un " benvenuti a sti frocioni " del famoso film di Lino Banfi e gli urletti di  Albin de "il Vizietto " che era poi il male minore rispetto al senso di colpa figlio del  condizionamento religioso e alla reale e più violenta discriminazione che si respirava in certi ambienti, a volte a partire dalla famiglia stessa .

Spesso la difficoltà di accettarsi e l'esigenza di nascondersi non derivava da un problema con se' stessi , piuttosto dalla paura che l'inevitabile destino di un omosessuale fosse quello di essere solo  infelice e vittima di bulli , tanto da far apparire migliore l'idea di vivere una vita " convenzionale " magari andandosi a rubare una scopata in un parcheggio dove incontrare un altro disperato represso come te .

La visione de "Le Fate Ignoranti " non avrà cambiato il destino del mondo per carità , ma posso dire che è stata utile per capire che c'era la terza via percorribile,  e questo ha dato energia,  coraggio,  consapevolezza.  

La regia della serie sara' sempre di Ozpeteck  , mentre del cast originale e' rimasta solo Serra Yilmaz .  I ruoli che furono di  Accorsi e di  Margherita Buy andranno a Cristiana Capotondi e Eduardo Scarpetta . Con loro anche Ambra Angiolini , Luca Argentero e Carla Signoris . 

Spero abbia mantenuta intatta la magia del film... steremo a vedere e magari ne riparliamo 

Intanto per ora vi saluto e vi do appuntamento alla prossima 

GP.A





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