Medical Series


Bentrovati ad un nuovo capitolo di #DipendenzeSeriali .


Visto che siamo ad ottobre , notoriamente il mese della prevenzione , mi sembra il momento adatto per fare un viaggio tra alcune delle piu’ note serie appartenenti a un genere da sempre molto frequentato dal mondo della serialita’ televisiva : il Medical 




E procediamo  senza nemmeno anestesia :)  


IL DOTTOR KILDARE ( 1960/ 1966) 




 


Il primo grande successo del genere risale al 1960 quando ando’ in onda “ il dottor Kildare” trasposizione televisiva di una serie di racconti scritti da Max Brand che diedero origine anche ad una serie di film per il cinema negli anni ‘40.


La serie in America fu un successo straordinario e lancio’ l’attore Richard Chamberlain da noi diventato noto 20 anni piu’ tardi per il ruolo di Padre Ralph In Uccelli di Rovo .





A CUORE APERTO ( 1982 - 1988) 



Sono stato sin da piccolo un fan del genere, complice il fatto che la figlia della mia tata faceva il corso da infermiera e guardava sempre una serie dal titolo “St . Elsewhere “ da noi “A cuore aperto “ 





E’ un drama che si struttura quasi interamente all’interno dell’ospedale . 


Tra gli attori  della serie un giovanissimo Denzel Washington, qui nel suo primo ruolo importante che gli regalò una certa popolarità e gli aprì le porte del grande schermo . 


I meccanismi narrativi del medical  si sviluppano in genere su due piani ; le vicende legate ai pazienti e all’aspetto medico sono di solito concluse nell’arco della puntata, massimo due  , mentre le vicende personali e familiari dello staff dell’ospedale costituiscono l’elemento che punta ad affezionare il pubblico sviluppandosi nel corso delle varie stagioni della serie . 


Tendenzialmente questa e’ la struttura base di tutti i prodotti di questo genere televisivo . 

 Le differenze si esplicano principalmente sui caratteri dei personaggi e come interagiscono tra loro .


Altro aspetto che differenzia un medical tra l’altro e’ dato dalla distribuzione dello spazio tra le storie a tema medico e quelle personali dello staff.  


A seconda di dove pende l’ago della bilancia si determina il mood della serie , lo stile e di conseguenza il pubblico su cui ha piu’ presa . 


Per quanto riguarda A Cuore Aperto , l’aspetto centrale e’ quello medico e in particolare  molto rilievo viene dato alla situazione allora critica della sanita’ americana e agli sforzi dei medici e degli infermieri per garantire le cure e le prestazioni ai pazienti . 



E.R.  (1994/2009) - 





Capostipite della nuova generazione di Medical e’ stato sicuramente E.R , grande successo durato 15 stagioni e che ha lanciato la carriera di George Clooney , interprete del dottor Doug Ross per 5 stagioni . 


Le storie si concentrano sul reparto del Pronto Soccorso dell’ospedale Country General Hospital di Chicago  con ritmi di narrazione molto serrati  vista l’ambientazione e un’accuratezza particolare nel descrivere i casi clinici protagonisti delle puntate a volte visivamente impressionanti. 


D’altronde il taglio realista che ha la serie non risparmia lo spettatore da scene di violenza, e momenti di grandissima tensione emotiva . 



Molto spazio e’ dato quindi all’aspetto medico delle storie che risulta dosato benissimo con lo spazio dato alle vicende personali dei protagonisti sia dal punto di vista delle relazioni tra loro che del rapporto che ognuno ha con se stesso e con il proprio lavoro.


La serie ha un creatore d’eccezione come Michael Crichton ed e’ ispirata ai racconti pubblicati da quest’ultimo nella raccolta “ Casi D’Emergenza” . 


Tra i registi che hanno diretto la serie figura anche Quentin Tarantino . 





CHICAGO HOPE ( 1994 - 2000) 





Onestamente non ho mai capito perche’ Chicago Hope , serie nata lo stesso anno di E.R non ha avuto successo, almeno qui in Italia . 


Sicuramente ha contribuito allo scarso riscontro del pubblico italiano il posizionamento in palinsesto della serie  da parte di Mediaset che la relego’ su rete quattro nei pomeriggi domenicali o come riempitivo estivo. tra l’altro con emissioni discontinue che rendevano impossibile affezionarsi alle storie e ai personaggi. 


In America inizialmente e’ stata apprezzata sia dal pubblico che dalla critica , ma negli anni successivi il sempre crescente successo di E.R la schiaccio’ decretandone il calo di ascolti e la chiusura .


Sono riuscito a vedere poi gran parte della serie quando l’hanno ritrasmessa  una decina d’anni fa su la 7 e onestamente non ho trovato tutte queste differenze sia dal punto di vista qualitativo che delle dinamiche di narrazione con l’allora serial antagonista .  




GREY’S ANATOMY ( 2005 - In produzione ) 





E qui andiamo proprio nel campo delle mie perversioni televisive visto che  sono 18 anni che seguo con assiduità e partecipazione le vicende di Meredith Grey e dei suoi colleghi  del  Grey Sloan Memorial Hospital di Seattle . 


Era il 2005 quando Shonda Rhymes , creatrice dello show , ci presenta un gruppo di specializzandi alle prese con il primo giorno in ospedale . 


Nel corso di 18 anni di messa in onda ovviamente sono cresciuti sia personalmente che professionalmente ed è chiaro che in un tempo così lungo si siano avvicendati vari personaggi.  


Molti sono usciti dalla serie in seguito a varie catastrofi che gli sceneggiatori hanno inserito nella storia . 


Ci sono stati infatti incidenti aerei, bombe , tentati suicidi, incidenti stradali , tempeste,  incendi , attentati che hanno movimentato la già complicata vita dei medici.


Pur essendo figlio di E.R , la serie si differenzia dalla suddetta soprattutto per l'attenzione maggiore data alle vicende personali dei protagonisti.  


Sono molto più evidenziati infatti gli aspetti legati alle relazioni sentimentali e  familiari , come il rapporto tra Meredith e Derek ,  nonché una più approfondita rappresentazione della sfera intima dei personaggi con i loro problemi irrisolti,  le loro paure , i loro traumi. 


Ciò non toglie comunque lo spazio agli aspetti medici , trattati con realismo e spesso presi come spunto per trattare di temi sociali e politici.  


In particolare nell'ultima stagione andata in onda ,  la 17ma, girata in tempo di pandemia covid , l'aspetto legato al virus e ciò che ha significato per gli operatori sanitari è stato l'argomento portante di tutte le puntate. 


Pur seguendolo devo essere onesto nel riconoscere che più o meno dalla 10ma stagione , con l'uscita del personaggio Cristina Yang,  uno dei più interessanti della serie , la serie ha iniziato a perdere un po' di smalto , almeno per il mio gusto. 


Forse era meglio , ai fini di garantire la qualità che lo aveva contraddistinto , interrompere alla stagione 11  con il gran finale dato dalla tragica morte di Derek . 


Avrebbero chiuso il cerchio iniziato appunto con il loro incontro avvenuto all'inizio della prima puntata 


Invece, visti gli ascolti sempre alti, hanno deciso di continuare e purtroppo tra qualche deja vu e qualche forzatura di troppo nella trama, si ha proprio la sensazione di brodo allungato.   


Detto ciò  sono comunque pronto alla stagione 18. 


THE RESIDENT ( 2018 - In produzione) 





Abbastanza simile a Grey's Anatomy nello stile e nella forma narativa è The Resident in onda dal 2018.


Anche qui è dato abbastanza risalto alle dinamiche personali dello staff , in particolare quelle tra l'infermiera Nicky e il giovane dott. Conrad.


A distinguerlo dagli altri è il leit motive dello show che è rappresentato dallo scontro tra l'idealismo dei giovani medici che hanno come obiettivo primario la salute dei pazienti  e i dirigenti dell'ospedale privato in cui lavorano molto più preoccupati dei guadagni e del profitto.



CHICAGO MED ( 2015 - in produzione) 





Trovo decisamente di qualita’ ottima  “Chicago Med “   serie appartenente al brand “Chicago “ (  che comprende anche Fire dedicata ai pompieri e P.D dedicata al dipartimento di polizia) creata da Dick Wolf.


Wolf e’ una  figura importantissima nel panorama delle serie Tv e padre di quelle che appunto possono definirsi serie brandizzate  ossia caratterizzate da un marchio distintivo . 

Sua infatti era la serie “Law & Order “  andata in onda per 30 anni e sotto il cui marchio sono nati numerosi spin off , alcuni ancora in onda  e ai quali prossimamente dedichero’ un articolo 



Il taglio narrativo e’ quello tipico delle serie di Wolf : tempi  molto serrati , linguaggio immediato , momenti di alta tensione e situazioni quanto piu’ vicine alla realta’ . 

Nulla e’ edulcorato , ne’ dal punto di vista dei casi clinici trattati , ne’ dal punto di vista delle personalita’ dei protagonisti , presentati a tutto tondo , compresi difetti e fragilita’. 


Le storie non prevedono necessariamente il lieto fine , anzi sono tantissimi i momenti in cui , come nella realta’ , le cose non evolvono per il meglio . 


Gli episodi si intrecciano spesso con quelli degli altri 2 telefilm ambientati a Chicago nei cosiddetti crossover  che trovo riusciti benissimo .


Sono indietro rispetto alla programmazione , sto recuperando la 4 stagione , pertanto non so come hanno affrontato la situazione covid all’interno della stagione 6 che in Italia sta andando in onda in questi giorni . 




DR HOUSE (2004/2012)




Fino ad ora ho elencato una serie di prodotti  che possiamo definire "corali " . 

Diversa è l'impostazione de "Dr.House  " serie di grandissimo successo in onda dal 2005 al 2012.


Qui ruota tutto intorno alla figura del protagonista e sia i casi medici che si susseguono di puntata in puntata , sia il resto del cast sono al servizio del dottor Gregory House. 


Il carattere del personaggio è ispirato dalla figura di Sherlock Holmes di cui ha lo stesso intuito geniale che si esplica  nella risoluzione dei complicati casi medici trattati nella narrazione spesso come dei veri e propri gialli. 


Fanno da contraltare alla sua genialità la sua dipendenza da antidolorifici e il suo burbero e cinico carattere  che gli rende difficile gestire i rapporti sociali sia con il suo collega e amico dott.Wilson sia con la dott.ssa Lisa Cuddy con la quale ha una relazione che finisce malissimo. 


Bello anche il finale . 



NURSE JACKIE (2009/2015)




Come per House , la serie punta la maggior parte dell'attenzione sulla figura della protagonista,l'infermiera Jackie , moglie e madre di due figlie che lavora in un ospedale ed ha una dipendenza da farmaci. 


Ha un carattere spigoloso ed è cinica tanto che la critica parlò della versione femminile di House .


In realtà i toni sono completamente diversi. Qui siamo più in territorio dramedy/black comedy  e mancano completamente le atmosfere noir di House . 


La serie dunque ruota tutta intorno a Jackie , al suo lavoro in ospedale dove ha anche un amante con il quale tradisce suo marito,padre delle sue due bambine .


È dipendente dal Vicodin e questo sarà alla base di tutti i suoi problemi sul lavoro  e nei rapporti con le figlie , nonché di scelte azzardate che la metteranno anche in pericolo.  


Il cast di supporto è ottimo e la protagonista  Edie De Falco, è eccezionale.  


Belle tutte e 7 le stagioni, finale compreso. 



SCRUBS (2001/2010)





Prendete tutto quello che ho scritto circa gli argomenti,  le dinamiche sia sociali che in relazione all'attività medica rispetto alle serie menzionate nell'articolo,  privatele dell'aspetto drammatico,  o meglio scherzateci su , e avrete la sceneggiatura di Scrubs , uno dei pochissimi esempio di medical comedy.


A onor del vero va detto che forse è stata fatta l 'operazione contraria.  


Mi spiego meglio: la storia narrata i  Scrubs è quella di un gruppo di specializzandi che deve affrontare,nella prima puntata, il primo giorno in ospedale dovendosi confrontare con i loro superiori e con i pazienti.  


Vi ricorda qualcosa? Si è esattamente lo stesso incipit seppur narrato in tono diverso di Grey's Anatomy, arrivato  4 anni dopo 


E c'è anche la voce fuori campo del protagonista o in apertura per introdurre o a chiosare con una riflessione l' episodio, esattamente come poi farà Meredith.  


Questa similitudine sarà sottolineata da alcuni protagonisti di Scrubs durante un episodio con una serie di battute 







MEDICAL ITALIANI 


A differenza dell'ambito musicale in cui prediligo la produzione nostrana,  per quanto riguarda la serialità televisiva sono decisamente esterofilo . 

Dei medical italiani infatti non ne ho visto quasi nessuno. 

Di certo non ho visto La Dottoredsa Gio' ! E non ho visto nemmeno il recente D.O.C che so essere un gran successo.  


Avevo provato a vedere "Medicina Generale " ma era un tentativo mal riuscito di scimmiottare E R e Grey's Anatomy, pertanto  ho desistito. 


Più interessante anche se mio parere  non del tutto riuscito è stato La Linea Verticale di Mattia Torre con protagonista Valerio Mastrandrea. 




Ricordo invece che non mi dispiacque negli anni '90 uno sceneggiato dal titolo Pronto Soccorso con Ferruccio Amendola ,Claudio Amendola e Barbara De Rossi. 





In conclusione  voglio consigliare "DR. DEATH " , nuovissima serie in onda su Starz .




Una storia a tratti angosciante ma che ti tiene incollato allo schermo


Nel momento in cui sto scrivendo l'articolo sono state pubblicate solo le prime tre puntate.  Dateci un'occhiata.


E adesso vi saluto che devo andare a  fare un'anastomosi e  a clampare un' aorta 


Alla prossima 

GP.A














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