Gocce di "Romanità"

 Che sia Napoletano e legatissimo alle mie radici partenopee e' cosa risaputa visto che mi capita spesso di ribadirlo ( anche questa volta ) .


Vivo ormai da 16 anni a Roma e posso dire ( non me ne vogliano i miei amici romani d.o.c.)  che qualche goccia di romanita'  mi e' entrata nel sangue .   D'altronde  sono sempre stato aperto alle contaminazioni e la distanza tra  un Ue'  e un  Ao'   non e' poi cosi abissale :) 






In effetti pensandoci in me c'e' sempre stato ,  indipendentemente dal vivere qui , un certo interesse e ammirazione verso alcuni artisti simbolo della Citta' Eterna sia in campo musicale che cinematografico e teatrale   . 


Penso in particolare  a 3 artisti che da sempre fanno parte dei miei personali miti : Anna Magnani, Gigi Proietti  e Gabriella Ferri 










A pensarci questi tre grandi romani hanno avuto nel corso della loro vita personale e artistica un rapporto molto forte con Napoli e la cultura partenopea 


Anna Magnani aveva diviso i palchi sia con  Totò che con Eduardo De Filippo.  Amava la canzone napoletana  e ne fu anche interprete quando intono' una splendida versione de "o surdato nnammurato"   sul set di un  film per la televisione di inizio anni '70. 


ANNA MAGNANI   'O surdato 'nnamurato


Gigi Proietti ha dichiarato in più di un occasione di amare la canzone napoletana è anche lui frequentemente in tv ha cantato qualche brano  generalmente i compagnia di Renzo Arbore  ,e  che dire di Gabriella Ferri  che nel suo repertorio  ha inserito tantissimi brani napoletani,  Dove sta Zaza il più noto,  aggiungendo un pò del suo essere romana con risultati eccelsi. 



Dove sta zazà



Non è un caso  dunque che sia stato più facile per me approcciare alla loro arte e apprezzarla più di quanto  abbia potuto apprezzare un Alberto  Sordi se parliamo di cinema , o un Lando Fiorini se ci inoltriamo nell'ambito della musica folk .


Faccio una piccola riflessione rispetto ad Alberto Sordi .


Credo che il motivo per cui non mi ha mai pienamente conquistato non risieda tanto nella sua spiccata caratterizzazione degli stereotipi legati all'essere romano .

In altri attori infatti come Aldo Fabrizi o il primo Carlo Verdone trovo che questo aspetto rappresentasse un valore aggiunto alla loro cifra stilistica .





Quello che non mi piaceva di Sordi era il nemmeno tanto velato compiacimento e l'indugenza con cui ha rappresentato un tipo di personaggio che mi e' piuttosto antipatico ossia l'italiota medio ciuccio e presuntuoso convinto di essere piu' furbo degli altri , piuttosto egocentrico , avido e spesso un po' meschino . Insomma quelli che oggi chiamiamo " analfabeti funzionali " .


Questo tipo di personaggio e' stato interpretato anche da altri attori come Gasmann o Manfredi o lo stesso Proietti , ma li declinavano con sfumature diverse e a mio gusto decisamente migliori o comunque più vicine al mio sentire. 

Proprio nel fare un confronto tra le varie interpretazioni del suddetto prototipo di personaggio credo che in quelli proposti da Gasmann e gli altri sia piu' evidente la chiave grottesca e il tono satirico, a volte anche un pò sopra le righe, il che permette a me  spettatore di avere uno sguardo più distaccato, 

La lettura di Sordi sicuramente nelle intenzioni ha velleità di satira sociale, ma il realismo di certe caratteristiche rende piuttosto identificabili riferimenti a persone  che già faccio fatica a tollerare nel quotidiano . 

Preciso che e' una percezione personale che si concentra su alcuni personaggi da lui interpretati e che esula dal giudizio sul talento e sulla figura di Sordi e sul suo meritatissimo status di icona del cinema italiano .




Ritornando ai protagonisti dell'articolo pesco nei miei ricordi personali di bambino quando mia madre metteva sul giradischi un Lp di Gabriella Ferri dal titolo "Sempre" al cui interno oltre alla title track c'era " Il Valzer Della Toppa" scritta da Pier Paolo Pasolini .

Ero troppo piccolo per capire il senso della canzone ma ero incantato da quella voce che declamava i versi " Me So Fatta un quartino , m'ha dato alla testa ammazza che toppa" entrando a contatto , credo per la prima volta con parole come " an vedi" .


 Il Valzer Della Toppa

 

A Gabriella e alla sua musica ho dedicato un articolo di cui vi posto il link  




Prima ho citato Pier Paolo Pasolini e automaticamente e' scattato il con uno dei piu' bei film di Anna Magnani : Mamma Roma .

Caopolavoro pasoliniano del 1962 in cui Roma non fa semplicemente da location per lo svolgimento della storia , ma ne e' protagonista . Questa volta non con le passeggiate in vespa di "Vacanze Romane" o i bagni nella fontana di Trevi , ma con tutto il degrado della periferia e le tristi vite delle persone che le abitavano . Da pelle d'oca .





Ma questo certo non stupisce , stiamo parlando di Anna Magnani che ci ha viziato con la sua intensita' , il suo talento , la sua poliedricita' che le permetteva di essere perfetta nel ruolo della fruttarola in "Campo De ' Fiori" , della tormentata figura materna descritta in "Bellissima " di Visconti , la partigiana di Roma Citta ' Aperta "o la battagliera "Angelina " nel film di Luigi Zampa del 1947 " L'onorevole Angelina " .




Anche per quanto riguarda Gigi Proietti , le radici della mia ammirazione per lui sono da ricercare nel contesto culturale della mia famiglia , in particolare di mia madre che dal punto di vista musicale , cinematografico, teatrale e dell'arte in generale mi ha trasmesso tanto delle sue passioni , lasciandomele in eredita'.


A casa infatti circolava l' Lp " Stanno Suonando la nostra canzone " , colonna sonora dell'omonimo spettacolo teatrale di cui Proietti fu anche regista nel 1981 che vedeva sul palco insieme a lui la bravissima Loretta Goggi e che mia madre aveva visto a teatro rimanendone entusiasta .





Negli anni '80 poi Proietti fu protagonista di alcuni show televisivi di cui non mi perdevo una puntata . Ricordo perfettamente il suo "Fantastico" ma soprattutto uno show dal titolo " Io A Modo Mio " che mi ricordo essere uno dei miei programmi preferiti dell'epoca.


Nelfrattempo mi era capitato di intercettare 2 suoi lavori cinematografici diventati negli anni dei piccoli cult . Uno e' "Il Casotto " di Sergio Citti , un film corale con un cast stellare che comprendeva oltre a Proietti attori del calibro di Paolo Stoppa , Ugo Tognazzi ,Mariangela Melato e una giovanissima Jodie Foster.




L'altro e' il mitico "Febbre Da Cavallo " dove Gigi impersonava "Er Mandrake " un personaggio diventato un simbolo .





A inizio anni 2000 ebbi la fortuna di vederlo a teatro nella riproposizione del suo lavoro piu' celebre "A Me Gli Occhi Please " . Straordinario !



Su Rai Play e' presente poi uno show dal titolo "Fatti E Fattacci " del 1975 per la regia di Antonello Falqui e con Ornella Vanoni protagonista insieme a Proietti . E' uno degli spettacoli piu' belli che mi sia capitato di vedere . E Proietti qui e' magnetico .




Credo anche sia uno degli spettacoli in cui la sua romanita' non e' solo sottintesa o comunque parte della sua personalita', ma e' volutamente esposta e sottolineata . In quel periodo Gigi era reduce dal successo dello spettacolo "Meo Patacca " e aveva anche inciso un album di canzoni in romanesco dal titolo " Nun Je Da Retta Roma " al cui interno e' presente l'omonimo brano che era stato scritto da Armando Trovajoli e Luigi Magni per la colonna sonora del film "La Tosca " in cui divise il set con Monica Vitti , altra meravigliosa romana che amo da sempre e che sara' protagonista di un prossimo articolo in occasione dei suoi 90 anni .



Si , posso ben dire che nel mio sangue napoletano ci sono tracce di romanita' ormai ben consolidate e amalgamate . D'altronde mi e'capitato di pronunciare qualche "daje " anche in ambito familiare , dove ormai sono considerato " o' furastiero"



E vi voglio salutare proprio con i versi de "Nun Je Da Retta Roma "


"Nun je dà retta, Roma

Che t'hanno cojonato

'Sto morto a pennolone

È morto suicidato

Se invece poi te dicheno

Che un morto s'è ammazzato

E allora è segno certo

Che l'hanno assassinato

Che fai, nun me risponni?

Me canti 'no stornello

Lo vedi chi è er padrone

Insorgi via er cortello

Annamo, daje Roma

Chi se fa pecorone

Er lupo se lo magna

Abbasta uno scossone

va beh, fior de limone " 


Qui il link con l'interpretazione di Proietti .   Nun je da retta roma


Alla prossima
GP. A.

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