Music From NAPLES - Viaggio Nella Musica delle Mie Radici. - prima parte



In questi giorni per una serie di coincidenze , piu' di una volta mi e' capitato di pensare ai bellissimi anni napoletani dell' università ('97/2002) , quando frequentavo piazza Bellini e mi imbattei in un gruppo di coetanei aspiranti musicisti e attori (qualcuno con dei ragguardevoli traguardi raggiunti ) appassionati di musica e arte napoletana dalla classica fino a quella del tardo  '900 , anni '90 compresi 


Passavamo serate intere a parlare di teatro in particolare,  ma anche ad ascoltare dischi dall'antologia della canzone Napoletana di Roberto Murolo agli Almamegretta passando per   Pino Daniele , gli esponenti del Neapolitan Power , e poi la Nuova  Compagnia di Canto Popolare e ancora  Avitabile  , Teresa De Sio  , Lina Sastri Gragnaniello , 99Posse ...e pure qualche concessione al neomelodico .



Ricordo che a un certo punto , un po'  alticci e alterati dalle nostre "fragilità interiori irrisolte  " si inforcavano   le chitarre , qualcuno "usciva" addirittura una  tammorra , il pianista prendeva posto e partivano le "jam sessions"



Che belli quegli anni … Non riesco a celare un filo di malinconia ...


Ma fortunatamente c'e' la musica che rimane nonostante il passare del tempo e basta qualche nota per tornare indietro e ogni tanto lasciarsi trasportare dall'onda dei ricordi ... ma solo ogni tanto eh ! Sono dell'idea che non si vive bene schiavi del passato nemmeno di quello piacevole .


E visto che l'eta' avanza e la memoria non so fin quando mi accompagnera' ho deciso di preparare un articolo per il blog allo scopo di fermare questi ricordi .


E lo faccio nella maniera che mi viene meglio , attraverso la musica .


Parliamo della musica della mia citta' , Napoli e dei suoi artisti , eredi della grande tradizione e testimoni ,nel tempo , dei vari cambiamenti sociali , ma anche promotori di contaminazioni che hanno arricchito la nostra cultura musicale con suoni " furastieri " attenti pero' a non tradire le proprie origini e radici mantenendo orgogliosamente viva la loro identita' partenopea .








Roberto Murolo -


Parto da Roberto Murolo , al quale ho gia' dedicato un articolo indicandolo come il primo artista , per quel che mi riguarda , ad aver contribuito alla mia cultura rispetto alla musica napoletana grazie alla sua antologia in 12 volumi pubblicata tra il '63 e il '65 contenente storici pezzi della tradizione partenopea a partire dal 1200 fino ai brani degli anni '50 e inizio '60.

(qui il link all'articolo al cui interno trovate anche la playlist con i miei 20 brani preferiti della sua discografia


https://fiocchidiavena.blogspot.com/2022/01/napoletanita-la-napoli-di-roberto.html )


Sergio Bruni -


Contemporaneo di Murolo fu Sergio Bruni . Personalmente non l'ho mai amato .

Il suo modo di modulare la voce non rientra nel mio gusto personale . E' pero' innegabile il suo contributo alla diffusione della canzone napoletana in Italia e nel mondo che ha girato in lungo e largo con le sue tournee internazionali .


Oltre ad aver interpretato i brani della tradizione , e' stato anche autore di alcuni pezzi che sono rientrati nei grandi classici .


Uno di questi e' " Carmela " del 1976 .



Un altro brano di cui e' autore si intitola " Amaro E' O Bene " Un testo bellissimo e un brano che nonostante sia del 1981 si inserisce perfettamente nella tradizione .


Come dicevo , non amo particolarmente la voce di Bruni , e questa canzone mi permetto di proporvela nella splendida versione che ne ha dato Mina nel 1996 per il suo album " Napoli"







Renato Carosone


Se Murolo e Bruni erano negli anni '50 gli esponenti della classicita' e della melodia napoletana , Renato Carosone rappresento' una ventata di aria nuova .


Le contaminazioni di cui si nutriva la sua musica , le sue intuizioni , la sua ironia lo hanno reso uno degli artisti piu' importanti per Napoli , ma in generale per la musica italiana , anche all'estero . A casa c'era un suo Lp , il recital dal vivo che tenne nel 1975 e che segno' il suo ritorno sulle scene dopo 15 anni in cui si era ritirato .





Nonostante siano passati ormai quasi 70 anni , i suoi brani degli anni '50 sono ancora conosciuti grazie anche alle varie cover che ne sono state realizzate nel tempo .



Qui il link alla playlist con i miei 10 preferiti in cui figurano anche un paio di brani meno noti e che fanno parte della sua vena piu' intimista e romantica . Uno si chiama "Giacca Rossa " e l'altro "T'aspetto 'e nnove " . Ho inserito anche " Pianofortissimo " sua notissima composizione strumentale .



Gli Anni '50 e '60


Gli anni '50 e '60 sono stati musicalmente importanti anche per il Festival di Napoli , in quel periodo secondo solo a Sanremo . Numerosi sono gli artisti partenopei e nazionali che vi sono transitati ad esempio Modugno che lo vinse nel '64 con " Tu Si Na Cosa Grande " portato in gara in doppia esecuzione con Ornella Vanoni


Tra gli artisti napoletani di quel periodo va citato sicuramente Aurelio Fierro autore e interprete meno celebrato rispetto a Murolo o Carosone , ma che in realta' e' stato artefice di alcuni brani che hanno raggiunto il successo internazionale come " Guaglione " che vanta addirittura una cover realizzata da Dalida'.



E sul finire dei '50 inizio '60 cominciarono a riscutere successo anche Peppino Di Capri e Fred Bongusto , due artisti che facevano parte degli ascolti di mio padre in particolare .


Entrambi hanno iniziato la carriera con dei pezzi in napoletano che sono diventati dei nuovi classici .


Per quanto riguarda Di Capri , mi e' sempre particolarmente piaciuta " Nun E' Peccato "



mentre di Buongusto  la mia preferita e' sempre stata " Doce Doce " 


Entrambi poi hanno alternato pezzi in napoletano a brani cantati interamente in italiano , alcuni diventati delle hit ,  e negli anni '70 sia l'uno che l'altro hanno realizzato alcuni Lp con le personali riletture di alcuni classici  . 


Massimo Ranieri


Legati alla figura di mia madre , che era una sua fan , sono due dischi degli anni '70 di Massimo Ranieri registrati dal vivo al Sistina contenenti alcuni classici napoletani .



Ci sono due brani in particolare che amo nella sua versione . Uno e' " A serenata e Pullecenella " tratta dal disco del 1974 " Napulammore "



L'altra e' la nota " Guapparia " canzone da sceneggiata resa benissimo da Massimo .




E trovandomi in argomento confesso il mio primo " guilty pleasure "


Si tratta di " Zappatore " , brano di Libero Bovio che ha poi dato vita alla sceneggiata prima teatrale e poi cinematografica . E la versione di Mario Merola per me rimane inarrivabile .





Tornando a Massimo Ranieri , nel tempo poi e' diventato colui che si e' occupato di tramandare la canzone classica arricchendola di contaminazioni . Sono usciti infatti tra gli anni 2000s e 2010s una serie di album che hanno formato poi una Piccola Enciclopedia Della Canzone Napoletana .

A curare gli arrangiamenti di questa operazione la sapiente mano di Mauro Pagani .




Lina Sastri 


A portare avanti la tradizione napoletana  dalla fine degli anni '80 ci ha pensato  anche Lina Sastri , un'artista che amo molto sin da quando  gli amici che ho nominato ad inizio articolo , mi portarono a vedere nel '97 il suo spettacolo dal titolo "Cuore Mio " , uno dei suoi più belli. 


Di Lina e della sua straordinaria carriera ho gia' parlato nell'articolo che le ho dedicato e di cui posto il link .


 https://fiocchidiavena.blogspot.com/2021/11/il-teatro-il-cinema-la-musica-la-poesia.html 



A mio gusto la Sastri e' l'ultima esponente delle grandi interpreti della tradizione napoletana che parte dalle dive degli anni '20 e '30 come Ria Rosa o Gilda Mignonette e passa attraverso gli anni '50 e '60 , periodo in cui una delle interpreti piu' brave trovo sia stata MIRANDA MARTINO .


In particolare faccio riferimento a 2 album : Napoli del 1963 e Napoli vol 2 del 1966 entrambi con gli arrangiamenti curati dal maestro Ennio Morricone .



Dal lavoro del 1963 vi propongo " Na Sera e Maggio " che trovo le venga particolarmente bene .





Negli anni '70 a contendersi lo scettro di regina della canzone Napoletana ci furono Giulietta Scacco ed Angela Luce  , entrambe con uno stile vocale  lontano dal mio gusto .

Della Luce però c'è una canzone che amo è che trovo perfetta nella sua interpretazione.  


Il brano è  Bammenella di Raffaele Viviani , storia di una prostituta, del suo mestiere , delle sue miserie . Un testo bellissimo. 



E visto il tema del brano,  spazio a un altro "guilty pleasure " .  


Questa volta siamo in territorio neomelidico con uno dei suoi simboli : Nino D'Angelo.


Onestamente negli anni '80 il suo clamoroso successo  lo trovavo abbastanza inspiegabile . Io vivevo a Napoli e davvero fu un fenomeno di massa , secondo in quegli anni solo a Maradona . 


Io lo detestavo abbastanza tanto che anche quando cambio' registro acquisendo una maturità artistica e togliendosi quell'orribile caschetto dalla testa , ho avuto sempre un pregiudizio nei suoi confronti che me l'ha fatto rifiutare a prescindere .


Invece delle cose che ha scritto devo dire che hanno un certo spessore  come questa "Ciucculatina d'a Ferrovia "   un brano del 1993 che mi emoziono' per il testo. 


È narrata la storia di una ragazza con alle spalle un'infanzia infelice fatta di abbandoni e "pazzielle " mai avute che finisce a prostituirsi nella zona della Ferrovia.  


Molto bella è la cover che ne hanno fatto gli Almamegretta nel 2016 modernizzandola e spogliandola dal vestito ancora troppo neomelodoco per i miei gusti che la versione originale ha.  



Almamegretta 


E visto che li ho appena nominati , proseguo questo viaggio  facendo un salto negli anni '90 e precisamente nel 1995 quando rimasi estasiato dal brano " Nun Te Scurda' " appunto degli Almamegretta , inserito nel loro secondo album , il bellissimo " Sanacore "




Con questo album si imposero come una delle piu' interessanti realta' del panorama musicale e furono premiati anche dalla critica che li insigni' della prestigiosa Targa Tenco per il miglior album in dialetto . 


Il loro stile ha portato nuove contaminazioni nella musica di Napoli che si e' arricchita muovendosi su territori fino ad allora inesplorati come il dub , il trip hop e l'elettronica ma sempre avendo alla base la conoscenza e un grande rispetto per le proprie radici e tradizioni.


Frontman della band e' Raiz , artista che ho seguito anche nella sua parentesi solista . 


Ho trovato particolarmente riuscito un suo lavoro del 2014 realizzato in collaborazione con il compianto Fausto Mesolella , grandissimo chitarrista e componente degli Avion Travel . 


Il disco si chiama " Dago Red " e contiene una serie di brani napoletani  mescolati in una sorta di mash up  a grandi pezzi internazionali.  


Un esempio e' questa " ' O Surdato Nnammurato "  proposta insieme a "Third Stone from the Sun " di Jimi Hendrix  e " Give Me Love" di George Harrison . 





Tornando agli Almamegretta , qui il link alla playlist che ho preparato contenente i miei 10 brani preferiti del gruppo (escluse le 2 che ho gia' postato)  tra cui vi segnalo in particolare  i brani " Respiro " del 1998 e " Votta a Passa' " della produzione piu' recente che vede la collaborazione della bravissima attrice Cristina Donadio . 




99 POSSE 


Negli stessi anni , provenienti dalla realta' dei centri sociali , mossi  dalla passione politica e pregni del fervore artistico che si respirava all'interno , si impongono sulla scena napoletana e nazionale i  99 Posse , capitanati da 'O Zulu' " frontman della band . 


In particolare il brano " Curre Curre Guaglio'" divento' un inno generazionale e godette di una certa popolarita' in quanto inserito nella colonna sonora del film " Sud " di Salvatores . 



I 99 Posse , gli Almamegretta ma anche i " Bisca" all'epoca  per me non rappresentarono solo dei riferimenti dal punto di vista musicale . 


Avevo 15 / 16 anni e mi stavo formando anche come persona . Si stavano delineando la mia personalita' , i miei orientamenti politici  e con  molti dei loro testi  ho immediatamente empatizzato  .


L'entrata nel gruppo di MEG  negli anni tra il '96 e il 2001   coincise con il periodo di maggior successo dei 99 Posse  che aggiunsero alle canzoni prettamente politiche anche pezzi introspettivi  e qualche brano d'amore , sempre nel loro stile , come la bellissima " Quello Che " 


Meg dal 2002 ha proseguito la sua carriera solista  e il gruppo per anni e' stato fermo . 


Ritornano solo nel 2011  e da allora hanno all'attivo 3 album . Lo scorso anno sono usciti un paio di singoli  che preludono all'uscita di un nuovo lavoro celebrativo dei loro 30 anni di carriera .


Anche per loro una playlist con i miei 10 brani preferiti , esclusi quelli gia' postati .



Nuova Compagnia Di Canto Popolare 


Un concetto che ho gia' espresso ma che ripeto perche' credo sia alla base della nostra cultura e' il fatto che l'evoluzione di stile , di suoni , e le varie contaminazioni portate dagli artisti nel corso del tempo , non sono mai state qualcosa da contrapporre alla tradizione . 


Il vecchio e il nuovo hanno convissuto per anni senza " darsi fastidio " anzi gli artisti napoletani hanno sempre avuto il massimo rispetto verso quelle che erano le loro radici  che hanno usato come base su cui costruire il loro percorso . 


Non e' un caso  gli Almamegretta abbiano duettato con Giulietta Sacco o che i 99 Posse abbiano collaborato con la Nuova Compagnia di Canto Popolare . 


Simbolo del folk napoletano negli anni '70 con le loro tammurriate , nonche' protagonisti di opere teatrali come la mitica " Gatta Cenerentola .  

Negli anni '90 dopo un periodo di silenzio e con una rinnovata formazione divennero esponenti della nuova musica  partenopea con lavori che oscillano tra la world music , le atmosfere acustiche e ovviamente la musica popolare . 


Una playlist anche per loro con quelli che trovo i loro dieci  brani piu' rappresentativi tra cui le loro 2 partecipazioni sanremesi con " Pe Dispietto " nel 1992 e la meravigliosa " Sotto il velo del cielo " del 1998 .



Peppe Barra 


E parlando della Nccp non posso non menzionare uno dei suoi storici componenti  PEPPE BARRA ,  straordinario interprete e attore che poi dagli anni '80 lasciato il gruppo , in coppia con sua madre , l'attrice Concetta Barra diede vita a un duo con cui ha girato i teatri d'Italia e inciso 2 album .  Alla morte di Concetta proseguira' da solista e in particolare negli anni 2000s grazie alla collaborazione con il musicista Lino Cannavacciulo ha inciso alcuni album molto interessanti . 

Uno di questi e' " Guerra " del 2001  di cui vi posto la title track insieme ad altri 9 pezzi della discografia di Barra compresa la bellissima versione napoletana di Bocca di Rosa di De Andre' e la cover di Don Raffae' , nonche' un omaggio a Pino Daniele con l'interpretazione della sua " Cammina Cammina " 






Visto che il viaggio e' piuttosto lungo , direi che per il momento mi fermo e vi do appuntamento alla prossima per la seconda parte dell'articolo  . 


Vi saluto con un brano dei 99 posse che non ho inserito nella playlist a loro dedicata in quanto un pezzo ( forse l'unico della band ) non in napoletano  ma che per bellezza vale assolutamente la pena postare 






GP.A






 




















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